Quest'opera di J. Bouflet - a rigore reputato il migliore specialista sui fenomeni delle stigmate e delle visioni - è di alto interesse perché si muove nei toni di una biografia storica, basata sulle fonti, dando vita a una delle più grandi mistiche di tutti i tempi: Anna Katharina Emmerick (1774-1824), suora agostiniana di Dulmen in Germania, visionaria della vita della Vergine Maria e di quella di Cristo di cui ha portato le stigmate. In essa, al di là dei dati ufficiali delle inchieste ecclesiastiche, balzano in primo piano le testimonianze del dottor Wesener, suo medico curante e amico, e del grande poeta tedesco Clemens Brentano. Il primo, miscredente, sente parlare di lei nel fumo di una taverna e si avvicina ad Anna Katharina con un fardello di prevenzioni, ma quando la sente parlare di dettagli di cui lui solo è a conoscenza, capisce di trovarsi di fronte a una creatura eccezionale, baciata da Dio, che lo riporterà alla fede. Il suo "Diario", di ben duecentonovantotto fogli, è di primaria importanza per la sua attendibilità, perché segue con affetto e attenzione, nel corso di undici anni, il cammino della sua paziente e le vere e proprie sevizie che dovrà sopportare, in convento e fuori da esso. Diversamente, il secondo, C. Brentano, colpito dalla personalità straordinaria a livello naturale e dei fenomeni soprannaturali di Anna Katharina Emmerick, la trasferisce nel suo olimpo romantico, infiorando le testimonianze dirette con le sue istanze letterarie nella sua famosa opera "La dolorosa passione di nostro Signore Gesù Cristo", pubblicata in Germania nel 1833. Ma C. Brentano scriverà anche delle visioni di Anna Katharina circa "La vita della santa Vergine Maria", opera completata dal fratello Christian. Il testo, che è un'indagine documentata sul percorso esistenziale di Anna Katharina Emmerick, tende a dimostrare che ci troviamo di fronte a una creatura umana che ha esercitato le virtù in modo eroico, al di là e a prescindere dal fenomeno delle stigmate e della sua identificazione con la passione di Cristo. La lettura è scorrevole e nelle pagine si ribalta l'universo straordinario di una creatura umana che, estremamente semplice, porta le impronte del Dio fatto uomo, come segno di redenzione e speranza di eternità.
Anonimo -