L'inizio del capitolo quinto del Vangelo secondo Matteo ci porta su una montagna, il monte dove viene promulgata la "magna charta" del cristianesimo. Sul nuovo Sinai tutti gli umili, i poveri, i disprezzati si sentono chiamare figli di Dio. In questa lectio sulle Beatitudini, la Madre Cànopi ci invita a intraprendere un cammino di radicale conversione, ad aprirci a una mentalità nuova che apprezza e desidera proprio quanto il mondo rifiuta. E una salita ardua, ma se noi riusciamo, con l'aiuto del Signore, ad arrivare in cima, troveremo senza dubbio la sorgente dell'acqua viva ed entreremo profondamente nel mistero dell'amore di Gesù per scoprire che egli stesso è la nostra beatitudine. Le beatitudini sono il canto della gioia di Dio che egli vuole comunicare a tutti gli uomini, ma per poterlo fare deve insegnare il linguaggio dell'amore vero, dell'amore divino. La Madre Cànopi con questo testo ci aiuta a comprendere questo linguaggio. Ogni beatitudine viene esaminata con continui e opportuni riferimenti ai Padri della Chiesa. Ne risulta così un testo che, oltre ad aiutare a capire in profondità il senso delle Beatitudini, è anche un piccolo florilegio di citazioni patristiche.
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