Credere e pensare rimandano immediatamente ai valori e ai pregiudizi da un lato, alla conoscenza e alla razionalità dall'altro. L'originale e innovativa 'culture analysis' di Mary Douglas si concentra ormai da anni su temi che intrecciano il sapere antropologico con le scienze sociali e cognitive, intervenendo in maniera assai stimolante nell'attuale dibattito di sociologia della conoscenza. Anche negli scritti qui presentati è sottolineata l'influenza che società e cultura esercitano sul nostro modo di pensare, e vengono messe in luce le determinanti sociali delle diverse classificazioni che sono all'origine del pensiero. Traendo spunti da eventi e comportamenti della vita quotidiana, l'autrice affronta il tema della credibilità: ciò che rende credibile una cosa è il sistema di pensiero all'interno del quale essa è collocata. Con esempi inconsueti e a volte paradossali la Douglas sviluppa la propria riflessione sulle terapie dolci e alternative, contrapposte alla tradizione medica occidentale, e sulle donne sacerdote, mettendo a confronto i punti di forza e di debolezza delle posizioni femministe e della gerarchia ecclesiastica. Altrove il volume tocca il problema del sé, punto centrale della tradizione di pensiero occidentale, o ritorna su argomenti più specificamente antropologici come il problema dell'Altro (il selvaggio, il primitivo, il nativo), indagato a partire dalla letteratura religiosa e laica sulla figura del Cristo, il divino Altro.
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