"Perché «Siamo terra e mare/ e camminiamo costeggiando il muro», e Benedetti ce lo dice subito, mettendo in quadro l'esistenza di ogni giorno, il quotidiano che però si nutre di passato e futuro. Ma, in modo ancor più interessante, di ciò che sfugge all'attenzione 'normale', di ciò che si deve in qualche modo 'inventare'." (dalla Prefazione di Giovanni Fierro)
Anonimo -