Il lavoro è una via per la felicità o una maledizione a cui è impossibile sottrarsi? Nasce da questa domanda il dialogo tra Paolo Iacci, esperto di risorse umane, e Umberto Galimberti, filosofo e psicoanalista, su un tema che oggi più che mai tocca ciascuno di noi. Il confronto tra i due si dipana tra richiami letterari ed echi filosofici: da Primo Levi ad Aristotele, da Joseph Conrad a Philip Roth, da Thomas Hobbes a Karl Marx, dal Mahatma Gandhi a Eugène Ionesco. Così come non mancano riferimenti ad aneddoti personali e avvenimenti di attualità, mentre i dialoganti si interrogano: come far sì che la felicità non sia solo «dopo» il lavoro ma anche «grazie» al lavoro?
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