Le memorie di Bruno Bottai sono prima di tutto uno strumento utile per cercare di avvicinarsi a quel periodo storico con l'animo privo di quei condizionamenti ideologici che non ci permettono di guardare con il giusto distacco al ventennio fascista. Ma l'opera del nostro autore è anche il racconto di un uomo che ricorda gli anni della giovinezza e l'affetto per un padre certamente non comune. Questi due fattori si fondono regalandoci un racconto storico-privato filtrato prima dagli occhi di un bambino che vede tutti i giorni la storia giocare con lui e poi da quelli di un adolescente che incomincia a percepire la drammaticità della vita. Una storia di famiglia e di un uomo politico, che ha partecipato attivamente, in un periodo difficile e non certo privo di profonde contraddizioni, alla storia del nostro paese.
Anonimo -