Il presente lavoro si propone di archiviare il testo vulgato di "Fede e bellezza", la principale opera narrativa del romanticismo italiano insieme ai "Promessi sposi", che da oltre un secolo si fonda senza ragioni adeguate di filologia testuale sulla prima edizione del 1840 anziché su quella definitiva, e di ricostruire un nuovo testo del romanzo, puntualmente giustificato nell'introduzione e nel commento ecdotico, sulla base delle due stampe del 1852, ma anche (laddove queste divergano) con il ricorso alle due edizioni precedenti del 1840-1841. La storia del testo di "Fede e bellezza" e il tentativo di comprendere i fondamenti teorici delle edizioni precedenti hanno condotto ad anticipare l'interpretazione di alcuni aspetti del romanzo, preparatoria della futura edizione commentata.
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