LArchitetto Geniale, al maschile, come amava definirsi, litaliana che ha fatto il Musée dOrsay a Parigi e che ha realizzato molte altre opere in Italia e allestero, la leonessa, la zia, lintellettuale, la gran signora. Gae Aulenti è una personalità poliedrica, difficile da ingabbiare in ununica definizione. Tra le poche donne del suo tempo laureate al Politecnico di Milano (è nata nel 1927), è un esempio luminoso di come è possibile realizzarsi senza perdere mai la voglia di amare, di avere una famiglia, di esplorare, di creare, dallarchitettura al design, al teatro. La sua è una storia italiana, dal sapore internazionale, che tutti dovrebbero conoscere. Nomade nel dna è nata in provincia di Udine da padre di origini pugliesi e madre napoletano-calabrese, è cresciuta tra Veneto e Piemonte e si è trasferita a Milano a metà degli anni Settanta , Gaetana Emilia Aulenti ha girato tutto il mondo per ristrutturarlo, costruirlo, allestirlo, renderlo più bello. In pagine appassionate, lautrice ci fa conoscere i suoi tanti volti e lo fa attraverso il patrimonio che questa grande donna ci ha lasciato: da piazzale Cadorna e dalle Esposizioni Internazionali in Triennale nella sua Milano (città dove cè anche una piazza intitolata a lei in tempi record) a Palazzo Grassi a Venezia, dalla Leopolda di Firenze alle Scuderie del Quirinale di Roma, dal metrò di Napoli a Palazzo Branciforte a Palermo, al Musée dOrsay, che le è valso la Legione dOnore. Un libro frutto di studi e ricerche sul campo, negli archivi e sui media, con interviste ai testimoni e a chi oggi porta avanti la sua eredità artistica, culturale e di «genere». Per riflettere su un concetto fondamentale: cosa significa costruire e, visti i tempi, ricostruire? Per ricominciare a sognare in grande, per essere felici e per avere una vera parità.
Anonimo -