Ciò che ha incuriosito, prima e poi interessato l'autore è stato il nome della città di "Olbia". Questo perché quando egli era ragazzo veniva chiamata "Terranòa" in Sardo, "Terra'noa": "Tarranòa" in Gallurese. Negli anni quaranta, nel corso della guerra, ha sentito parlare di Olbia. Ha quindi fatto delle ricerche ed ha scoperto l'originalità del nome di Olbia, da chi e quando è stato imposto, nonché tutte le vicende storiche della città sino ai nostri giorni riportate nel libro. Da ciò l'autore è stato invogliato a continuare nelle ricerche storiche della Gallura, in particolare l'origine ed i periodi della dominazione di altri popoli, la presenza dell'uomo, come, quando e chi da prima ha introdotto la vita contadina ed i suoi usi e costumi nella dispersa e vasta campagna della Gallura.
Anonimo -