La storia e la descrizione di un'importante collezione di opere d'arte del maestro espressionista Gino Terreni, realizzata da Gesualdo Pertici di Empoli, secondo una vera e propria tradizione risalente al Rinascimento. Nel testo, a cura della figlia Simona Pertici, con interventi critici di Leonardo Giovanni Terreni, si ricorda l'amicizia fraterna intercorsa tra i due personaggi, ormai scomparsi.
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