Negli ultimi anni le regioni italiane sono state al centro di importanti riforme. Da una parte, hanno beneficiato di un significativo trasferimento di funzioni e poteri in chiave federalista; dall'altra, l'elezione diretta ha attribuito al presidente una posizione di primo piano: una vera e propria rivoluzione, se si considera il regime assembleare che caratterizzava le regioni all'epoca della prima Repubblica. È proprio sul fronte delle regioni, dunque, che la difficile transizione italiana si è spinta più avanti. Ad oggi mancavano tuttavia indagini rigorose capaci di misurare "sul campo" la forza dei nuovi presidenti. Una lacuna che questo volume viene a colmare, analizzando, sulla base di un'ampia documentazione empirica e in una cornice comparativa, il processo di "presidenzializzazione" nelle regioni italiane, non senza illustrarne le contraddizioni.
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