Trovare è il primo atto.<br> Ascolta la mia voce, dice,<br> che dà presenza all’acqua<br> in una stanza, e le dà forma,<br> orma, cammino. Lo sguardo, ora,<br> è la stanza in penombra<br> che si osserva. Scrutare<br> la penombra che si spegne<br> traverso una feritoia<br> è come prendere l’ultimo respiro<br> delle cose, dare loro l’ultima età.<br> Nel buio le case le cose<br> i riflessi delle ore<br> osano raggiungere il loro fine<br> sottile principio del rimpianto<br> Il secondo è perdere.<br>Gian Luca Favetto
Anonimo -