"Ho voluto sapere tutto di loro. Leggere, per quanto mi fosse possibile e in lingue che mi fossero accessibili, tutto quello che avevano scritto, saggi, romanzi, epistolari, interviste, e i libri che sono stati loro dedicati, compresi quelli dei nemici e dei detrattori che nel corso del tempo hanno voluto ossessivamente demolirne le opere e persino, troppo spesso, la persona. Ho voluto conoscere le loro vite, i dettagli conturbanti ma vitali, i colpi della fortuna e, molto piu spesso, della sventura che ne anno scandito le esistenze. Approfondire cio che pensavano del mondo, anche quando mi sembrava, anzi ne ero certo, che avessero commesso degli errori. Non mi e parso inopportuno addirittura intrufolarmi negli amori problematici e politicamente scandalosi della Arendt, nelle nevrosi da seduttore compulsivo tubercolotico fascinoso con la sua Gauloise sempre tra le labbra di Camus, nelle malinconie solitarie degli ultimi anni di Orwell tubercolotico ma poco seduttivo alla ricerca di una compagna che gli fosse vicina durante l'agonia. Non mi era mai successo prima, e non mi sarebbe piu successo dopo. Dubito che possa accadere ancora. Arrivati a una certa eta si e meno disposti a trovare nuovi eroi."
Anonimo -