Quale è l'origine ultima dei ministeri nella Chiesa? E, soprattutto, quali sono i ministeri grazie ai quali si edifica e concretizza quella comunione materiale e spirituale che deve contrassegnare i discepoli di Cristo? Quali sono i criteri con cui la comunità cristiana procede alla designazione di una persona a un 'ufficio'? A queste e ad altre domande vuole rispondere il presente saggio, rileggendo la ministerialità nella Chiesa a partire dalla 'sequela Christi'. Ogni uomo che con il battesimo viene incorporato a Cristo, entra a far parte del popolo di Dio, la cui identità ultima è quella di portare salvezza a tutti gli uomini e di rendere culto a Dio. Il popolo dei discepoli del Risorto, proprio in virtù del fatto di aver accolto l'annuncio cristiano, si pone tra la famiglia umana quale segno di speranza per l'intera umanità. All'interno di questa verità di fondo hanno senso i diversi ministeri nella Chiesa (apostoli, discepoli, profeti, episcopi, presbiteri, diaconi, diaconesse, il ministero delle donne ecc.), rivisitati dall'autore partendo dai dati dell'attuale esegesi e nel loro sviluppo storico, fino al Concilio Vaticano II e alla teologia attuale. Un itinerario che ci conduce gradualmente a scoprire come all'origine dei ministeri e della Chiesa stessa c'è sempre l'iniziativa di Dio, che in Cristo ha voluto e realizzato la salvezza del mondo. È Cristo infatti che ci fa regnare con lui come sacerdoti al servizio di Dio, suo Padre. Coloro che hanno scelto Cristo e si sono posti alla sua sequela sono quel popolo sacerdotale, regale e profetico che è nella storia sino alla fine dei tempi per offrire a ogni uomo la via della redenzione.
Anonimo -