Coreografia: Jirí Klián - Jirí Klián sente da sempre una profonda affinità per le opere di Stravinsk, compositore che - come lui - fu costretto a lasciare la sua patria. Klián ha descritto l'Histoire du soldat, uno dei drammi musicali più innovativi del compositore russo, come «un racconto fatato dai toni surrealisti concepito per bambini ormai cresciuti». Per questo allestimento del capolavoro di Stravinsk, Klián ha deciso di presentare la versione originale basata sul libretto di Charles-Ferdinand Ramuz. Con le splendide scenografie e i costumi di John MacFarlane, questa registrazione in studio vede protagonista Nacho Duato nei panni del soldato che vende la propria anima al Diavolo in cambio della ricchezza, ma che alla fine viene condannato a vagare nel mondo per l'eternità. L'incrudelirsi della prima guerra mondiale e lo scoppio della Rivoluzione d'Ottobre in Russia nel 1917 ebbero conseguenze molto gravi sulla vita di Stravinsk, che in quegli anni aveva stabilito la sua residenza in Svizzera. In questo periodo il compositore russo si vide infatti confiscate le sue proprietà, negati i diritti d'autore sulle sue opere - con la perdita dei relativi proventi economici - e lasciato in una posizione del tutto isolata nel panorama concertistico internazionale. Di fronte a questa disastrosa situazione, Stravinsk e il librettista dell'Histoire du soldat Charles-Ferdinand Ramuz svilupparono l'idea di «fondare un teatro viaggiante che - con il minor impiego di finanziamenti possibile - potesse trasferirsi facilmente da una città all'altra per esibirsi in teatri e in sale da concerto di piccole dimensioni». Quest'opera è costituita da una serie di scene incentrate sulla storia di un patto stretto tra un soldato e il diavolo che «avrebbero dovuto essere recitate, suonate e danzate». Con l'originalità della sua struttura, il continuo passaggio dalla recitazione, al mimo e alla danza e la sua varietà espressiva, che spazia dal tango, al valzer inglese e addirittura al ragtime, l'Histoire du soldat non poteva essere inserita in nessuno dei generi musicali della sua epoca. Quest'opera fu rappresentata per la prima volta il 28 settembre del 1918 e in questa versione viene reinterpretata in maniera molto brillante dal Nederlands Dans Theater
Anonimo -