Un racconto di un'esperienza unica, al di là di ogni paura e ipocrisia;
Un'esperienza vissuta durante il viaggio verso la morte, così fortemente quanto incredibilmente voluta dal protagonista, al punto di mettere davanti a tutto il desiderio di una libertà che alla fine si rivelerà non sua.
GioNa
... respiriamo un pò. Voglio godermi questi ultimi momenti della vita togliendomi una piccola soddisfazione; sì cara s.l.a. dico a te!
Tu per me hai un valore ancora più basso dell'odio! Quindi, bestia infame, non sarai più tu a condurre il gioco, ma ti sorprenderà sapere che sono venuto io a cercarti! Per me sei semplicemente un mezzo, un veicolo; sei così subdola che ti nascondi dietro alla sofferenza e alle umiliazioni perchè tu da sola non porti a niente; senza uno stupido corpo al quale aggrapparti non avresti un senso; ma io oggi darò un bell'incarico alla mia amica morte; proprio così: la morte che diventa la mia alleata per separarmi finalmente da te e per riprendermi quello che mi ha rubato: la dignità di essere umano!
Ma non è finita qui, perchè ti porterò ancora con me fino a quando il mio corpo non se ne sbarazzerà definitivamente abbandonandoti nel nulla; si, vagherai nel vuoto non so per quanto, ma solo se ti rimarrà ancora un briciolo di sostanza!
La mia cara amica "morte", lei si che è una signora! Lei non fa differenze; lei esegue e basta, ma lei esisterà sempre, mentre tu prima o poi diventerai solo un semplice, triste e squallidissimo ricordo. Sappi che sei già sulla buona strada, credimi!
Figurati, piccola e miserabile nullità, che oggi io mi permetto di "terminarti" e di farti cessare quell'infame ruolo al quale tu credi così tanto stupidamente!
Io invece, tuo malgrado, ho già capito il vero senso della vita!
Io vado oltre.
Anonimo -