"Nel ""Defunto signor Gallet"", scritto nell'estate del 1930 a bordo dell''Ostrogoth' e apparso nel 1931, comincia a delinearsi con precisione quello che si potrebbe definire il 'metodo Maigret': ""lasciarsi impregnare dall'atmosfera"", ""mettere a fuoco l'immagine del morto"", e soprattutto stabilire con quest'ultimo una sorta di ""sconcertante intimità"". Così, a chi gli chiede: ""Lei sta indagando sull'assassino o sulla vittima?"", Maigret può già rispondere con lucida pacatezza: ""Saprò chi è l'assassino quando conoscerò bene la vittima""."
Anonimo -