Lo chiamavano Michelangelo, era il tatuatore più bravo di Treviso. Un urlo prima dell'alba, e lo trovano stecchito nel suo studio, il cuore trafitto da una punta di ferro.L'ispettore Stucky l'aveva già incontrato, sulla spiaggia di Caorle; gli era rimasto impresso quel corpo tatuato a metà.Inutile interrogare il padre, Malanotte, avvocato dei potenti; tantomeno la madre, Freja Berg, svedese, pittrice e battagliera.Le clienti si sbottonano di più, in tutti i sensi: certi tatuaggi si nascondono molto bene.In che mondo siamo capitati? chiede Stucky al commissario Montini, a tutta la squadra.Nel mondo antichissimo del tatuaggio, dove è tutto scritto.Anche la soluzione del delitto: scritta sulla pelle.
Anonimo -