Venezia, 1576. In un anno la peste ha falcidiato un terzo della popolazione della città e, come se non bastasse, la Vigilia di Natale avviene il primo di una serie di efferati omicidi. Il delitto viene attribuito alla "masticatrice di sudari", una sorta di vampiro che torna dall'Aldilà per cibarsi di sangue umano.
L'alchimista Nane Zenon e il magistrato Orso Pisani indagano sui delitti, sospesi fra terrore e incredulità
Il romanzo s'ispira al ritrovamento del cosiddetto "vampiro di Venezia": lo scheletro di una donna con un mattone in bocca, risalente al XVI secolo e rinvenuto sull'isola del Lazzaretto Nuovo nel 2006.
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