L'ospite

Jaime Salinas è uno psicanalista di successo, uno studio nel centro di Madrid, una bella moglie, un figlio in arrivo e molti 'pazienti' che rendono piene e interessanti le sue giornate. Un giorno però capita da lui un curioso personaggio. Dal modo di presentarsi, con la mano destra avanzata come una prua o un'arma, di vestirsi troppo ricercato, di muoversi dentro una stazza da gigante e di comportarsi, sicuro fino all'aggressività, lo psicanalista capisce di essere di fronte a un individuo di complessa personalità. E subito il rapporto fra analista e paziente perde la sua controllata consuetudine: fastidio e disagio sono gli stati d'animo che prova Jaime di fronte allo sguardo indecifrabile dell'uomo, all'incalzare delle sue domande, come se il ruolo fosse ribaltato. Si tratta di una persona energica, a capo di molte società, abituata a comandare, a esibire il proprio potere e le proprie ricchezze, fino all'insolenza e all'insofferenza, fino a pretendere che lo psicanalista sia al suo servizio e basta. E così otterrà, sequestrandolo. Lo attira in un tranello, lo narcotizza e lo rinchiude in una dorata prigione, un appartamento isolato agli ultimi piani di un suo grattacielo. Comincia così per il protagonista un incubo senza fine, in mano a un paranoico e alla sua assurda logica; angoscia e disperazione - per la moglie senza notizie, per il figlio che è nato senza di lui - si alternano ai vani tentativi di liberarsi. Jaime ce la farà, ma dovrà in qualche modo e irreparabilmente subire una metamorfosi, diventare come il suo persecutore. E, a questo punto, conviene abbandonare la storia, non rivelare le astuzie della trama, l'intrigante procedere del romanzo, condotto con i toni del thriller e del noir, verso la stupefacente conclusione. Opera prima, perlorneno editorialmente, di uno psicologo di professione, il romanzo è la rivelazione di un non comune talento di scrittore, capace di coniugare sapientemente tutte le articolazioni della suspence con le complicate ragioni e disragioni della coscienza turbata dalla sopraffazione e dalla follia.

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