In un borgo avvolto dalle brume del dopoguerra, tra il suono delle risate di un'osteria e il peso delle ombre mai dissolte, si consuma una storia che intreccia coraggio, rimpianto, amore e vendetta. La narrazione si muove sinuosa, come il Reno che lambisce il Villaggio delle Malfhe, trascinando il lettore in un flusso inarrestabile di emozioni. Alberto e Anna lottano per ricostruire una quotidianità che la guerra ha spezzato, ma è proprio tra le mura del loro rifugio -l'osteria- che si insinua il mistero. Due uomini, portatori di segreti e menzogne, irrompono nella loro esistenza, facendo vacillare ogni certezza. Questo romanzo non racconta solo una storia, ma invita ad immergersi nel passato, a sentire il peso delle scelte e a trovare, tra le righe, una luce che resiste anche nelle tenebre più fitte.
Anonimo -