Da quando limmaginario fotografico è stato invaso da una bolgia vorticosa di immagini superficiali, figlie dellindustria telematico-digitale, si corre il rischio che si incrini irreversibilmente la facoltà di concepire, comprendere e valutare le buone fotografie. Lintento di questo saggio è di esplorare quegli aspetti etici e culturali fondamentali della fotografia, eclissati da varie forme di cecità, mutismo, incomunicabilità e insensatezza delle immagini odierne, attraverso unindagine originale e sistematica di quelli che lautrice riconosce essere i tre capisaldi delletica fotografica: il valore mitico, il valore poetico e il valore utopico. Questi principi, nonostante le evidenti trasformazioni storico-culturali, socio-antropologiche e artistiche, risultano oggi più che mai imprescindibili per riconfigurare lidentità delluomo fotografico: quellessenza concettuale e sperimentale che da sempre distingue e avvalora la vera fotografia rivelatrice e artefice di altre realtà e che permette agli autori di andare al di là di se stessi, di essere un po magici.
Anonimo -