Paolo Bellini è il quinto uomo della strage alla stazione del 2 agosto 1980: con il pronunciamento della Corte d'Assise d'Appello di Bologna si squarcia il velo su uno dei personaggi più inquietanti della storia d'Italia. L'ergastolo che lo attende è solo l'esito di uno dei capitoli che lo hanno visto protagonista in oltre 40 anni di "carriera criminale". Terrorista nero espatriato in Brasile sotto falso nome, sospettato di essere in rapporti coi servizi segreti, autore di oltre 10 omicidi, killer in una guerra di 'ndrangheta, Bellini è uno dei grandi misteri della storia recente del nostro Paese. A Bologna è stato condannato, ma un'altra storia, forse ancora più allarmante lo vede al centro dei riflettori: le stragi in continente che la mafia progettò e realizzò fra il 1992 e il 1993, inaguinando Roma, Milano e Firenze. Una storia ancora da scrivere.
Anonimo -