Elridge è alla soglia dei quaranta, inizia a perdere i capelli e il fisico si sta appesantendo per qualche eccesso di troppo in gioventù. Soprattutto fa un brutto lavoro, lo psichiatra. Almeno Elridge la pensa così. È un mestiere brutto soprattutto quando ogni giorno si ha a che fare con maniaci depressi irrecuperabili e schizofrenici violenti. È ancora più brutto quando si è convinti di ritrovare la pace nelle braccia di due angeli lontani anni luce dal suo mondo che ogni giorno Elridge ritrova nel suo tetro studio medico. Non si può cercare confort e tenerezza in tua moglie e tua figlia e continuare a giocare a rimpiattino con la follia. Due uomini determinati e crudeli si muovono a loro agio tra i labirinti creati dal delirio e dalla paura. La pazzia conosce bene i suoi obiettivi e sa dove colpire. Nell buio della coscienza Elridge è costretto a giocare una partita con il tempo e con la morte, cercando alleati improbabili, nei discorsi di una donna schizofrenica e bellissima, nei metodi poco ortodossi di un poliziotto, nel proprio intuito vacillante. Possibile che questo incubo possa succedere ad un tranquillo e stimato psichiatra? L'amore, gli affetti più cari, tutto ciò in cui credi possono dissolversi nel terrore? Ovvio. Ma nessuno può sapere dove e quando, e tutti devono rispettare la REGOLA DEL SILENZIO.
Anonimo -