La mano, mozzata, si trova in un vicolo buio. Il corpo della donna, privo della mano, è sul tetto di una vecchia casa poco distante. La sconosciuta ha i capelli rossi ed è vestita di nero. Unico indizio: due ciocche color argento sul cadavere. Appartengono a un essere umano o a qualcosa di più misterioso? A Jane Rizzoli e Maura Isles bastano questi pochi elementi per fare una scoperta sorprendente: il caso è legato a un omicidio-suicidio di diciannove anni prima e a un'oscura e terribile antica leggenda cinese. Ma l'indagine non sarà facile, perché nell'ombra c'è un nemico invisibile pronto a colpire ancora.
La nostra recensione
Rafforzata dal successo televisivo delle sue due eroine, la detective Jane Rizzoli e l'anatomopatologa Maura Isles, l'autrice di origine cinese questa volta gioca in casa, si può dire, perché il romanzo è ambientato nella Chinatown di Boston, ed è arricchito dagli echi di antiche leggende imparate da bambina.
Se nell'ultimo libro, Il silenzio del ghiaccio , era la dottoressa Isles al centro dell'azione, qui, per par condicio >i/> la protagonista è Jane Rizzoli che, per indagare sulla morte di una ragazza dalla mano mozzata, riaprirà il caso di un massacro avvenuto quasi vent'anni prima nella locanda La Fenice rossa . A indirizzarla verso la verità nascosta, che riguarda anche casi di ragazze scomparse, è un'enigmatica figura femminile, una maestra di arti marziali che non ha mai accettato la versione di comodo accreditata a suo tempo dalla polizia. L'atmosfera esotica e gli emozionanti colpi di scena rendono particolarmente avvincente questo romanzo, che la Gerritsen ha definito "il più personale" tra i suoi libri.
Daniela Pizzagalli
Anonimo -