E l'autunno del 1939 e i novelli sposi Guy e Harriet Pringle dall'Inghilterra si trasferiscono a Bucarest. Guy insegna all'università e Harriet, che non ha una vera famiglia, ha accettato di seguirlo in Romania. I due non potrebbero essere pi diversi, lui e tanto socievole quanto lei e introversa, e la giovane, con sgomento, si rende subito conto che dovrò condividere l'adorato marito con un'ampia cerchia di amici e conoscenti; tra questi il principe Yakimov, britannico di origini russe caduto in disgrazia, che vive di espedienti e trascorre le notti folleggiando; e la bella Sophie Oresanu, una studentessa universitaria locale che da tempo ha messo gli occhi su Guy. Ma sono ben altre le difficolta che attendono Harriet: a mano a mano che i giorni passano la minaccia dell'avanzata nazista si fa sempre piu concreta e la combriccola di stranieri di stanza a Bucarest assiste con orrore alla disfatta degli eserciti alleati. E un mondo strano e incerto, quello in cui la coppia si ritrova a vivere: i mendicanti bazzicano a pochi passi dagli eccessi dei reali mitteleuropei, mentre i nuovi ricchi imitano la vita alla moda parigina e i giornalisti espatriati si abbuffano di tartufo e quaglie in gelatina in sfarzosi ristoranti. In questo scenario esotico Harriet imparerà a conoscere suo marito, meravigliandosi giorno dopo giorno di fronte alla complessità dell'uomo semplice che credeva di aver sposato.
La grande fortuna, primo volume della trilogia dei Balcani, e il racconto di un matrimonio e di una guerra: un capolavoro brulicante, illuminato da punte di ironia, al cui centro non c'e il campo di battaglia, ma ci sono le sale da te e la cucina, la camera da letto e la strada, il tessuto di un mondo quotidiano che, pur essendo irrevocabilmente cambiato, rimane immutato.
«La narrazione, naturale, ricca di accadimenti e coincidenze, dettagliata, densamente popolata da personaggi minori, conferma che Manning aveva un dono per la scrittura».
Dall'introduzione di Rachel Cusk
«La trilogia dei Balcani e il superbo racconto di un amore in tempo di guerra».
«The Times»
«La trilogia dei Balcani: un resoconto incredibilmente aspro e al contempo godibile della vita nell'Europa orientale all'inizio della guerra».
Sarah Waters
«La sua galleria di personaggi e enorme, la scena da lei dipinta superba, il suo pathos controllato, il suo umorismo quieto e civile».
Anthony Burgess
«L'enorme opera di Manning e una di quelle rarissime combinazioni in grado di soddisfare insieme le condizioni di due tipi di pubblico: quello che cerca cio che si chiama "una buona lettura" e quello che vuole qualcosa di piu».
«The New York Review of Books»
Anonimo -