1924. L'inglese George Mallory e il suo compagno di cordata Andrew Irvine si apprestano a un'impresa mai tentata prima: la scalata senza ossigeno degli 8848 metri del monte Everest. Sfortunatamente non torneranno mai a casa, lasciando avvolto nel mistero l'esito della loro avventura: i due sono stati o no i primi nella storia a raggiungere la "Vetta degli Dei"? E quanto il fotografo Fukamachi decide di scoprire, dopo aver trovato in un negozietto nascosto nei meandri di Katmandu una macchina fotografica che pare essere appartenuta proprio a Mallory. Fukamachi sa che lo sviluppo della pellicola utilizzata dallo scalatore potrebbe riscrivere completamente la storia dell'alpinismo, ma la sua ricerca viene complicata dal misterioso furto dell'apparecchio e trasformata in una vera e propria indagine: un tuffo nei più profondi recessi di un cuore selvaggio e coraggioso, quello del "serpente velenoso" Habu Jqji, lupo solitario che aspira alla più alta delle vette. Tra azione, poesia e suspense, un manga che ci porta dritti nel cuore dell'Himalaya: il primo di cinque volumi, adattati da Jiro Taniguchi a partire da un celebre romanzo giapponese di Baku Yumemakura. Con una Prefazione di Stéphane e Muriel Barbery.
Jiro Taniguchi è stato un mangaka giapponese particolarmente importante nel panorama dei fumettisti e che nell'arco della sua lunga carriera, durata più di 30 anni, ha dato vita ad opere che sono considerate dagli appassionati come vere e proprie pietre miliari del fumetto nipponico.
Dopo aver conseguito il diploma liceale comincia a lavorare come impiegato, tuttavia capisce di dover coltivare la propria passione per il disegno, iniziata già in giovane età. Per questo motivo si trasferisce a Tokyo e ha la fortuna di cominciare a lavorare per un mangaka gi
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