Evie voleva solo che qualcuno si accorgesse di lei. Come tutte le adolescenti cercava su di sé lo sguardo degli altri. Un'occasione per essere trascinata via, anche a forza, dalla propria esistenza. Ma non aveva mai creduto che questo potesse accadere davvero. Finché non le vide: le ragazze. Le chiome lunghe e spettinate, i vestiti cortissimi. Il loro incedere fluido e incurante come di "squali che tagliano l'acqua". Poi il ranch, nascosto tra le colline. L'incenso, la musica, i corpi, il sesso. E, al centro di tutto, Russell. Russell con il suo carisma oscuro. Ci furono avvertimenti, segni di ciò che sarebbe accaduto? Oppure Evie era ormai troppo sedotta dalle ragazze per capire che tornare indietro sarebbe stato impossibile?
La nostra recensione
Le ragazze di Emma Cline è l'esempio di come si possa scrivere un romanzo spiazzante in giovane età raccontando un periodo e degli eventi che si sono svolti quando non si era ancora nati. Quello che questa giovane autrice americana ha realizzato con il suo libro d'esordio è, infatti, un ritratto indelebile di ragazze, e di come si diventa donne in quel momento della vita in cui tutto può andare storto. Il racconto è ambientato negli anni Sessanta, ma le sensazioni che evoca e la capacità che ha di far luce sull'adolescenza sono universali. E fa riflettere su quanto sia facile scivolare nella violenza apparentemente impensabile quando si è trascinati dalla necessità di appartenere al branco. Un romanzo perfetto per chi ha amato Il giardino delle vergini suicide di Jeffrey Eugenides e Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan.
Giudizio Stampa
«Le ragazze annuncia l'arrivo di una voce formidabile nella narrativa americana». Jennifer Egan
«Questo libro vi spezzerà il cuore e vi lascerà a bocca aperta». Lena Dunham
«Non so che cosa sia piú stupefacente, se la capacità di Emma Cline di comprendere gli esseri umani o la bellezza della sua scrittura». Mark Haddon
«Ma al di là del clamore che ha suscitato, questo romanzo è davvero cosí bello? Preparatevi a ingoiare il vostro scetticismo». The Washington Post
Anonimo -