In questo libro Xinran dà voce per la prima volta alle persone comuni, alla "generazione silenziosa" che ha assistito, nel corso della propria esistenza, alla dirompente trasformazione della Cina da paese agricolo a stato moderno. L'autrice ha viaggiato per tutto il paese, raccogliendo le testimonianze dirette degli anziani, ascoltando le loro storie, le loro lotte, le loro paure, i loro sogni. Parlano così per la prima volta in queste pagine venditori ambulanti, insegnanti in pensione, calzolai, tassisti e altri uomini e donne sopravvissuti a guerre, invasioni, rivoluzioni e carestie; raccontano la loro storia privata che si intreccia e confonde con quella politica e sociale, dando vita a un affresco di grande intensità, a uno sguardo dietro le quinte di questo secolo straordinario per la Cina.
La nostra recensione
L'immagine ultramoderna della Cina di oggi rischia di offuscare quanto permane della sua antica cultura, delle sue tradizioni, e questa raccolta di testimonianze ha lo scopo di conservare memorie e recuperare dettagli che rischiano di scomparire per sempre, col venir meno delle vecchie generazioni. Infatti l'autrice, molto nota anche da noi per altri suoi best seller d'interviste, come Le figlie perdute della Cina , ha fatto parlare persone anziane, scegliendole soprattutto in base ai loro antichi mestieri, retaggio di una civiltà millenaria. Il suo viaggio attraverso la Cina è stato quindi geografico e storico nello stesso tempo, per comporre un mosaico che permette di vedere in prospettiva l'evoluzione accelerata di una società che è passata in pochi anni dall'impero alla rivoluzione maoista, fino all'attuale esplosione tecnologica. La maggior difficoltà riscontrata dalla giornalista è stata quella di far parlare apertamente i suoi interlocutori, perché la più radicata caratteristica del popolo cinese è tuttora quella di nascondere i propri pensieri. Ma ripensare al passato ha fatto loro del bene: dalla donna di medicina all'acrobata, dal cantastorie della casa da té al fabbricante di lanterne, raccontando le loro storie ne hanno in un certo senso scoperto il valore. Daniela Pizzagalli
Anonimo -