Nathalie.
Ho perso il lavoro, e così, su due piedi, ho deciso di abbandonare la grande città e di rifugiarmi a casa di mio padre, lo stesso uomo che non vedo da vent'anni. Ho scoperto che mi ha mentito. Non vive da solo. Ha due figli. I miei fratellastri. E inoltre nasconde un segreto che non avrei mai immaginato.
Quando ho visto Kingston, qualcosa dentro di me si è spezzato.
La ragione? Il pudore? La decenza?
Non lo so, so soltanto che i suoi occhi hanno scavato dentro di me reclamando la mia anima.
L'ho desiderato dal primo istante. Ho lasciato che mi sfiorasse, che mi contaminasse, senza immaginare che il suo tocco mi avrebbe reso schiava dei suoi desideri.
È la persona più sbagliata che mi potesse capitare, eppure senza di lui mi manca il respiro. È stato così bravo a farsi odiare che adesso non so più se lo odio perché è un bastardo o perché non posso averlo.
Kingston.
Sono un tipo di poche parole, ho così tanta rabbia dentro che potrei spaccare il mondo.
Ma quando ho visto Nathalie, ho desiderato di essere migliore. Ho creduto di poter meritare una donna come lei.
L'ho guardata, l'ho toccata, e poi il desiderio si è trasformato in odio e l'odio in ossessione.
Non posso averla e lei dovrebbe scappare. Eppure è qui davanti a me.
Mi sfida. Dovrei mostrarle le conseguenze delle sue provocazioni. Ogni singolo centimetro del mio corpo premuto contro il suo.
E l'effetto devastante della passione che ci consuma.
Ma non posso farlo. Io non posso. Più la tengo lontana, più c'è possibilità che rinsavisca da questa follia. Ma se mi lascio andare, non tornerò mai più indietro. Lei mi avvilupperà la mente e mi stritolerà il cuore fino a quando la mia anima non sarà bruciata.
Più nera di quanto non sia già.
Anonimo -