Già Benvenuto Cellini fu convinto da un negromante a consacrare un libro incantato ai diavoli nel lago della Sibilla, poi conosciuto come di Pilato, nelle montagne di Norcia; in un luogo dove regnano fate, demoni e perfino oggetti volanti non identificati. Un luogo di cui, l'amico di Dante, Cino da Pistoia scrisse: «Ubi pullulat Haeresis». Lì dove era la Francia delle origini.
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