Livorno, sommersa da dieci giorni di pioggia incessante, è lo scenario di un atroce delitto. Sul ponte di San Giovanni Nepomuceno, un corpo senza vita: Alice, 35 anni, uccisa dall'ex marito. Nonostante le grida d'aiuto, le denunce, l'angoscia dipinta sui suoi occhi, nessuno è riuscito a salvarla. Andrea Bellini, scrittore e amico, è lì, incapace di accettare la realtà. Le sue dita tremano mentre osserva la scena del crimine, come se volesse fermare il tempo, riscrivere le ultime pagine di una storia che si è conclusa troppo presto. Le parole che aveva promesso di dedicarle ora sembrano un'epigrafe amara, incise sulla pietra bagnata del ponte. Mentre la polizia circoscrive la zona e il corpo di Alice viene portato via, Andrea si sente schiacciato dal peso di un'infinita colpa, come se non avesse fatto abbastanza per proteggerla. Un'altra vittima della violenza domestica, un altro fallimento delle istituzioni di fronte all'odio. E lui, con la sua penna, ora ha il compito di dare voce a quella tragedia, di gridare al mondo l'urgenza di un cambiamento.
Anonimo -