Il 3 marzo 1953 Iosif Stalin, capo supremo dell'Unione Sovietica, crolla a terra stroncato da un'emorragia cerebrale. La sua morte viene però dichiarata ufficialmente solo due giorni più tardi, durante i quali la squadra ministeriale del defunto dittatore si scontra per ottenere il potere supremo. Tra i protagonisti del teatrino di follia e disumanità che ne scaturisce, sono presenti i figli di Stalin, Vasilij e Svetlana, il generale Georgij ſukov, Nikita ChrušĿѿv, Georgij Malenkov, VjaĿeslav Molotov e il depravato Lavrentij Berija.
Anonimo -