Il fremito della paura, che ci aggredisce come una scossa di terremoto. Le ondate successive che ci attraversano come uno sciame sismico. Lontano, persistente, inquietante. Comunque presente. Che cosa ci attende, d'ora in avanti? La tensione latente esploderà in un attacco distruttivo che ci colpirà più o meno direttamente? O a poco a poco si spegnerà restituendoci alla nostra solita quiete? Il problema non è individuale: è collettivo.
Anonimo -