La giovane Purity Tyler, detta Pip, non conosce la sua vera identità. Sua madre, per un motivo misterioso, non vuole rivelarle chi è suo padre, l'uomo dal quale è fuggita prima che Pip nascesse, cambiando nome e ritirandosi a vivere nell'anonimato tra i boschi della California settentrionale. Pip è povera: ha un pesante debito studentesco da ripagare e vive in una casa occupata a Oakland, frequentata da un gruppo di anarchici. Ed è proprio lì che incontra Annagret, un'attivista tedesca che le apre le porte di uno stage con il Sunlight Project, l'organizzazione fondata dal famoso e carismatico Andreas Wolf, un leaker rivale di Julian Assange, allo scopo di rivelare i segreti dei potenti. Pip parte per la Bolivia, dove ha sede il Sunlight Project, con la speranza di poter usare la tecnologia degli hacker per svelare il segreto dell'identità di suo padre. Ma l'incontro con Andreas Wolf si rivela sconvolgente per molti motivi. Anche Andreas ha un terribile segreto nascosto nel suo passato, negli anni in cui viveva a Berlino Est come figlio ribelle di una madre squilibrata e di un padre pezzo grosso del Partito Comunista. Lo rivela proprio a Pip, con la quale instaura una relazione intensa e morbosa. Forse i suoi moventi segreti sono legati a Tom Aberant, il giornalista di Denver per il quale Pip andrà a lavorare dopo lo stage con il Sunlight Project, destabilizzando la relazione di Tom con la sua compagna Leila e portando un grande sconvolgimento anche nelle loro vite...
La nostra recensione
Purity rappresenta forse il libro più compiuto di Jonathan Franzen, autore di Le correzioni e Libertà. Ossia il libro su cui ha lavorato più in profondità, fondandolo su una storia di peso e di significato. Soprattutto, in Purity, Franzen mette in scena una vertiginosa serie di personaggi, che sono però la giustificazione di un'accurata indagine sulla natura umana, affrontata con la solita sapienza letteraria franzeniana, e senza rinunciare all'ironia. E come in un progressivo assembramento, i personaggi di Franzen si sovrappongono e finiscono per circondare la protagonista e il lettore, per tutto il libro.
Purity è dunque molte cose: un romanzo sulla onestà e la verità, sulle bugie e la fama, sul web e sull'amore, e continuare l'elenco sarebbe davvero impegnativo, ci vorrebbe un libro intero (lungo quasi come questo), temi tratti in una ampia combinazione fra dramma e thriller. C'è davvero qualcosa di grande, di audace, e di dickensiano in questo romanzo, che non si preoccupa troppo della plausibilità né di essere un po' sopra le righe, ma solo di costituire un'altra creazione archittetata con capacità superiore da un grande cronista del contemporaneo.
Le recensioni dei giornali (in sintesi)
"La prosa di Franzen sprizza intelligenza da tutti i pori. Leggerla è esaltante". (Atlantic)
"Da non perdere". (Usa Today)
"Mister Franzen ha aggiunto una nuova ottava per la sua voce". (New York Times)
Jonathan Franzen: chi è? Dopo il largo successo di critica dei suoi precedenti due romanzi, Le correzioni, del 2002, e Libertà, del 2011, Purity è il libro più atteso di Jonathan Franzen. Ed è anche il suo quinto romanzo in venticinque anni di una carriera cominciata con La ventisettesima città, pubblicato in inglese nel 1998 ma tradotto in italiano solo nel 2002, sull'onda dell'accoglienza trionfale riservata da pubblico e giornalisti a Le Correzioni. Franzen è anche famoso per la produzione di saggi: Più lontano ancora, fra birdwatching, viaggio e memoria del defunto collega David Foster Wallace, e la notevole raccolta Come stare soli.
Anonimo -