Un enigmatico viaggio in una Sicilia settecentesca accecante e favolosa. Una quête impossibile che è a un tempo ricerca e negazione del mondo. Questo sembra essere il destino dell'aristocratico pittore Fabrizio Clerici e dell'ex frate Isidoro, l'uno in fuga da un amore infelice per donna Teresa, l'altro travolto e istupidito da una torturante passione. Al ritmo dei loro racconti si rianima un universo che pareva scomparso e che ricorda ora il tono della grande memorialistica settecentesca, ora quello della divagazione favolosa. Un microcosmo sospeso e cangiante che si svela nella sua misteriosa, enigmatica lucentezza mano a mano che procedono le vicende parallele dei due protagonisti, intessute in una lingua fascinosa e sapientissima, dolente ed esaltata.
Anonimo -