Ogni mente umana possiede, per un periodo molto limitato, un archivio storico "memoria" della propria vita. Tutto verrà cancellato a fine vita. I ritratti rappresentano "frammenti" di incontri; dialoghi, confidenze, semplici conversazioni. Così a volte, il desiderio di un ritratto viene utilizzato per immortalare l'attimo, "tirare fuori", catturare un'espressione fuggevole della mente in quell'istante. Uno scatto di sentimenti, scaturiti dall'anima, fissandoli indelebilmente sulla tela o su un foglio di carta. Una doppia vita, tra realtà o apparenza del personaggio e quella dell'opera d'arte, vitalizzare lo spirito che avrebbe continuato a vivere, che entra nella storia e diventa memoria. Un dualismo che spesso il committente non si riconosce, dando vita al dubbio sul quale s'insinua dentro l'animo della persona ritratta. Questi ritratti sono stati realizzati durante un percorso, tortuoso, artistico.
Anonimo -