Scrivere un libro di scacchi partendo da un proverbio sufi sembra la più classica delle imprese impossibili, eppure Rowson non solo ci riesce ma lo fa creando un'opera assolutamente innovativa e coinvolgente. In un gioco continuo di provocazioni, l'autore esamina le cause che impediscono ai giocatori non professionisti di migliorare quanto vorrebbero e propone soluzioni originali basate sulla propria esperienza di allenatore. Dopo aver individuato il problema (come migliorare a scacchi), Rowson propone una serie di strumenti mentali per affrontarlo e per pensare agli scacchi in maniera creativa e personale. La logica conclusione di questo percorso è la terza parte del libro, in cui il lettore è portato a pensare al Nero non come al colore che parte in svantaggio ma come a un potenziale diverso da sfruttare al meglio.
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