Il primo rilevamento della presenza a Roma di Simone Pomardi è solo del 1783: coabita al terzo piano di vicolo S. Isidoro "di man manca" con i sodali Filippo e Carlo Daelli, la moglie di quest'ultimo Rosa Mazza, insieme ai più noti Giuseppe Bergler e Francesco Caucig. Simone si dichiara "pittore di anni venticinque". Il volume testimonia l'attività dell'artista a Roma con una raccolta di quadri, acquerelli, disegni, stampe e acqueforti.
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