Riflettendo da tempo sui molti problemi che agitavano il suo animo e desiderando conoscere se stesso e il proprio bene, Agostino trova, all'improvviso, un interlocutore cui sottoporre i propri dubbi, mostrare le proprie aspirazioni, confrontare le soluzioni raggiunte. Inizia così quel lungo e intenso dialogo con la profondità dei contenuti, in una prospettiva decisamente filosofica. Composti nel 387, i "Soliloqui" si collocano a pieno titolo fra i "Dialoghi" del periodo di Cassiciaco, dei quali conservano la struttura e la forma, pur nell'originalità della 'conservazione con se stesso' scelta in quest'occasione, conforme all'abitudine che Agostino aveva di parlare "con Agostino", come ricorda nell'"Epistola III", quando l'oggetto della discussione si presenta come particolarmente importante. La riflessione agostiniana giunge così a soluzioni d'indubbia originalità e apre prospettive significative per l'intera cultura occidentale. Questo scritto ha percorso i secoli, rivelando in ogni epoca la sua natura di capolavoro e conservando freschezza di stile e attualità di contenuti, che anche il lettore moderno non mancherà di riconoscere.
Anonimo -