Dalle origini del cristianesimo, la 'salute' è stata considerata dai Padri della Chiesa come una guarigione portata dal Cristo, medico delle anime e dei corpi, all'umanità malata. Tale concezione, che trova nella Sacra Scrittura e nella liturgia un solido fondamento, è stata fatta propria dalla tradizione ascetica dell'Oriente cristiano, al punto da costituire un vero metodo diagnostico e terapeutico delle malattie spirituali. Questo metodo fu messo a punto nel corso del tempo, sulla base dell'antropologia cristiana elaborata dai Padri, da generazioni di spirituali, i quali hanno esplorato l'anima umana nei suoi angoli più reconditi, hanno appreso a dominare tutti i suoi movimenti e si sono impegnati a trasformarla. Tale metodo ha progressivamente raggiunto una coerenza, una precisione e una profondità che ci lasciano sbalorditi. E' quanto viene messo in luce con estremo rigore e notevole chiarezza in questo studio, veramente originale, che costituisce una vasta sintesi degli insegnamenti patristici e ascetici orientali dal II al XVI secolo. E' una rinnovata visione della dottrina cristiana della 'salute' che ci viene offerta da questo voluminoso trattato, teorico e pratico ad un tempo, di psicologia e di medicina spirituali. Esso è una vera 'summa', di cui finora non esisteva l'eguale, della spiritualità ortodossa.
Anonimo -