La Quaglia Antonio vince, nel 1922, un concorso per 850 posti di capostazione di III classe: essendo risultato ultimo in graduatoria, viene destinato a Piovarolo, sperduto paesino, dove si ferma giornalmente soltanto un accelerato. Il clima è estremamente piovoso: l'unico svago è il circolo culturale, nel quale un ex trombettiere di Garibaldi ripete ogni sera il racconto dell'episodio, cui si riallaccia la frase storica dell'eroe:"Qui si fa l'Italia o si muore". La Quaglia, che è giunto a Piovarolo pieno d'entusiasmo, è oppresso dalla monotonia di quell'esistenza, che solo la speranza di un trasferimento rende tollerabile
Anonimo -