Le parole 'tradizione e innovazione' sintetizzano, in qualche modo, lo stile dei due maestri: l'uno, Bonsi, fedele, durante la sua carriera, alla tradizione classicheggiante della pittura giottesca, e impegnato a combinarla con la visione poetica di Maso e degli altri maestri del Trecento; l'altro, il Maestro di Santa Verdiana, cioè Tommaso del Mazza, infaticabile nel tentativo di trovare soluzioni innovative, arrivando ad abbracciare, alla fine della sua carriera, le più spinte tendenze goticiste di fine secolo.
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