Se l'11 settembre aveva unito gli americani tra loro e intorno al loro presidente e, rivelando un'America fragile e vulnerabile, aveva suscitato la solidarietà degli alleati occidentali, il seguito degli eventi è stato molto diverso. L'America si presenta più isolata, temuta e perfino odiata, più divisa al suo interno. Le scelte di politica estera, l'unilateralismo e il neoimperialismo costituiscono la cifra dell'"eccezione americana", teorizzata da Tocqueville, ma certamente accentuata negli ultimi anni dall'influenza esercitata da un esiguo gruppo di opinionisti e teorici: i Neoconservatori. Venticinque persone collocate in posizioni cruciali dell'amministrazione Bush che hanno esercitato un peso importantissimo sui destini del mondo intero.
Federico Rampininasce a Genova il 25 marzo del 1956, ma si trasferisce sin da subito con la famiglia a Bruxelles, dove suo padre lavorava per la neonata Comunità europea.
Ha quindi la fortuna di frequentare la scuola europea di Bruxelles-Uccle, ma rientra in Italia nel 1974 per seguire l'Università Bocconi di Milano, dove studia Economia politica per quattro anni, senza conferire il titolo. Decide di trasferirsi all'Università La Sapienza di Roma, dove supera alcuni esami con
Anonimo -