Un altro modo per raccontare il cantautore italiano: non il predicatore quattro accordi, una chitarra, e uno spinello, ma il pioniere in grado di rivoluzionare la canzone italiana nelle musiche e nei testi, con le sue radici nel movimento underground degli anni settanta e un approccio alla creazione di canzoni destinato a durare nel tempo. 50 anni di cantautorato italiano "progressivo": i personaggi, i dischi, i contesti che nei decenni hanno mantenuto accesa la fiammella di un "gusto superiore", dalla contestazione giovanile al nuovo millennio. Attraverso schede complete di indicazioni su epoche, musicisti, produttori e arrangiatori coinvolti, vengono passati in rassegna sia esempi eclatanti, come i dischi "progressivi" di Battiato, Battisti, Dalla, De André, sia tesori rimasti sommersi in scrigni più segreti: da Raf D'Ali a Gianni D'Errico, da Jek di Coppe a Leone Tieri, da Renato Pareti a Ugolino, fino alla contemporaneità di Zuffanti, Morgan, Benvegnù, Iosonouncane, fra i molti. C'è spazio anche per curiosità, come gli esordi prog di Amedeo Minghi, Cocciante, Gianni Togni e di Ninni Carucci, poi diventato autore stabile per Cristina D'Avena, un settore dedicato alle formazioni in duo e un'attenzione speciale per le cantautrici italiane progressive, anch'esso pieno di curiosità, notizie e sorprese. Conclude il libro una parte dedicata a interviste con vari protagonisti delle diverse epoche: dai Festival alla musica liquida. Anche qui alcuni esempi: Eugenio Finardi, Mauro Pelosi, Ivan Cattaneo, Gino D'Eliso, Amerigo Verardi, Simon Luca, Jenny Sorrenti, LeoNero. Mentre su tutto Claudio Rocchi continua da lassù il suo "volo magico".
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