-- Mamma si raccomandava di non dire mai fuori ciò che si sente in casa. Mia madre è nata nel 1903 a Trento, ha visto il crollo di un impero, la rovina di una dittatura, la fine di una monarchia, la faticosa costruzione di una democrazia. Ha cambiato nazionalità senza mai muoversi dalla sua terra di confine e ha sperimentato quanto siano assurdi i confini: che prima sono a Borghetto, poi si spostano al Brennero. Nel frattempo ha dovuto sottostare a Hitler e il suo Terzo Reich. Ha visto mezzo mondo conquistato dal comunismo. Ha realizzato la propria emancipazione soprattutto attraverso sua figlia, che sono io.
Racconto qualche cosa di lei perché mi sembra importante vedere e giudicare la Storia con gli occhi di una persona normale, né eroina né vittima.
Indice del libro:
Il Ribaltone
Un nome da regina
Guerra
La Belle Époque dei nonni
La villeggiatura
Nascite
Approvvigionamenti
Niente fu come prima
Fascismo e guerre
Otto milioni di baionette
Mamma son tanto felice
La guerra
La scuola
Le bombe
Ebrei
Due città
Amori
Femminismo
Pace
Un dopoguerra lieto
Un dopoguerra triste
Segreti
Scuola e amiche
Madre e figlia
Studi
Foibe
Misteri
Educazione sessuale
Paure
Anni di piombo
Regina
Capitelli
Politica
La televisione
Boom economico
La Terza guerra
Vedove
La vita normale
Europa
Marina Pilati Lusuardi è nata a Bolzano nel 1935. È vedova, pensionata e ha due figli che risiedono all'estero. Ritiene la vecchiaia un'esperienza faticosa ma molto interessante, una situazione nella quale si può godere della libertà più completa.
Anonimo -