"Con ""Una testa in gioco"" - terminato a Parigi, a pochi passi da quello stesso rutilante e cosmopolita carrefour Monrparnasse che fa da cornice agli eventi, nel settembre del 1931 - si consuma il primo e ultimo tentativo di Simenon di scrivere una storia per il cinema e di curarne lui stesso la regia. In quest'ottica, egli decide di opporre a Maigret un avversario alla sua altezza e crea (ispirandosi all'amico Il'ja Erenburg) l'inquietante personaggio di Radek: una personalità tortuosa e malata, che per una volta riesce a stupire Maigret, e forse anche, almeno in un primo momento, a disorientarlo, sfidandolo a un vero e proprio duello sul terreno dell'intelligenza e dell'astuzia."
Anonimo -