Tutto comincia da una favola persiana che narra la storia dei figli del re di Serendip (Ceylon) che viaggiano per il mondo, incappando in varie avventure da cui si salvano grazie alla loro sagacia e capacità di osservazione. La novella approda nelle mani di Horace Walpole, che nel 1754 conia il termine "Serendipity" per indicare la miscela di sagacia e fortuna, che permette di fare, inintenzionalmente, felici scoperte. Da qui Merton, che ha introdotto il termine nelle scienze sociali, parte per un lungo viaggio di storia sociale della Serendipity. Affiora il vero tema del libro: il processo della scoperta e il ruolo in essa giocato dalla Serendipity, ovvero la scoperta del dato imprevisto, anomalo e strategico che permette lo sviluppo di nuove teorie.
Anonimo -