"Hai detto che l'uomo è un ponte tra l'animale e il divino. Dove siamo noi su questo ponte?" "Tu non sei sul ponte: tu sei il ponte. Se pensi di essere sul ponte, hai mancato il punto: è così che l'ego fraintende ogni cosa. Tu sei il ponte e, in quanto tale, devi essere superato, trasceso. La tua infelicità esiste perché la sostieni. La tua sofferenza c'è perché ci stai dietro, la nutri. Il tuo inferno esiste grazie alla tua cooperazione. Se lo comprendi, la cooperazione si dissolve: non partecipi più a questo gioco miserabile, ti fai da parte e osservi. D'acchito, avviene l'esplosione: non c'è più nessun ego, nessuna bicicletta, nulla su cui pedalare. In quel momento, il ponte è stato attraversato." In questo sesto volume di commento di Osho allo Yoga di Patanjali il Maestro chiarisce che per raggiungere la vera trascendenza occorre includere anche la sfera dei sentimenti e delle emozioni. Infatti, è soltanto l'armonia all'interno delle diverse sfere - corpo, mente e sentimenti - che dischiude la percezione della quarta dimensione: l'essere.
Osho è nato a Kuchwada l'11 dicembre 1931 ed è stato uno dei più grandi maestri spirituali orientali. Il suo nome di nascita è Chandra Mohan Jain che modificò ufficialmente in Osho Rajneesh il 7 gennaio 1989. Conosciuto come “solo” Osho, ebbe una carriera accademica in ambito filosofico notevole finché non decise di abbandonarla per dedicarsi totalmente al mondo spirituale, divenendo uno dei più grandi maestri.
Alla base del suo pensiero vi sono l'amore e la libertà che confluiscono e
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