Attraverso le cinque conversazioni che compongono questo volume, l'Arco di Costantino, nelle parole di Federico Zeri, diviene il paradigma di un'ampia panoramica sulle civiltà di tutti i tempi e sulle loro forme di espressione artistica: attingendo a un repertorio inesauribile di opere, dalle più famose a quelle meno note ma non per questo minori, l'autore provoca continui 'cortocircuiti', nuovi e in ogni caso affascinanti, tra i più diversi campi del sapere, dimostrandoci quanto un approccio filologico al dato artistico non sia che il punto di partenza per una migliore comprensione della storia e dell'uomo. Un'opera d'arte diviene in questo modo specchio non solo della civiltà che l'ha prodotta, ma si proietta sulle epoche successive, che ne danno letture diverse, indicative di un gusto e di una sensibilità propri, comunque significativi. È così che il mondo antico si riversa nel Medioevo e di qui all'età moderna e contemporanea. Un testo inedito e folgorante di quel "conversatore, inimitabile, di quella voce potente e acuta di cui oggi sentiamo la mancanza" (Salvatore Settis).
Anonimo -